Pojuca, luglio 2014
“Ci sono due tratti dell’amore. Primo: l’amore é piú nel dare che nel ricevere. Il secondo é che: l’amore é piú nelle opere che nelle parole”. Papa Francesco
Carissima Madre Elvira, Padre Stefano, sorelle, fratelli, famiglie e missionari cenacolini, vi scriviamo dalla missione di Bahia alla vigília della Festa della Vita in Italia. Naturalmente stiamo pregando per voi e siamo ormai al termine della novena in preparazione alla festa. Qui, nell’ultimo período abbiamo vissuto tante gioie, a cominciare dall’entusiasmo e dall’allegria che ha portato la visita di Padre Eugenio. Il nostro sacerdote é arrivato giusto in tempo per assistere con noi alla prima partita del Brasile nella Coppa del Mondo. Ci siamo dipinti i volti con i colori del Brasile, giallo, verde e blu e abbiamo tifato con tamburi, cori, sambe improvvisate, arrivando addirittura a battere le pentole! Padre Eugenio ci ha donato il suo tempo facendo una super maratona: in tre giorni ha parlato con tutti gli zii e le zie della missione, saltando a volte il pranzo e dimenticandosi completamente di sé per farsi dono per gli altri. Anche le sue omelie hanno fatto breccia nel cuore dei nostri bambini: grazie al dono della simpatia é riuscito a coinvolgere tutti e a far partecipare con piú consapevolezza i nostri adolescenti al dono dell’Eucaristia. Forte e sentita é stata anche l’adorazione del giovedí sera a cui é seguito un incontro in cui don Eugenio ci ha condiviso qualcosa dei suoi viaggi in Perú e a Mogi. Non sono mancati momenti di semplicitá come il torneo di calcio organizzato il venerdí pomeriggio a cui hanno partecipato zii, zie, adolescenti e bambini e in cui il nostro sacerdote ha anche realizzato un goal di testa. Sabato mattina, prima di partire, Padre Eugenio ha celebrato la S.Messa nella cappella principale dove molti di noi hanno pianto. Si e’ invocato con forza lo Spirito Santo a occhi chiusi e mani aperte e si é sentita forte la sua presenza e la sua azione purificatrice. Infine Padre Eugenio e’ stato invitato a un pranzo italo-croato-brasiliano. Tutte le case si sono riunite nel refettorio grande e abbiamo mangiato insieme la pizza che zia Nataša e le adolescenti hanno preparato per noi nel corso della mattinata. Sono cominciati poi i preparativi per la grande festa di San Giovanni che qui in Brasile é molto sentita. Gli zii hanno iniziato a decorare la nostra piazzetta con palme,canne di bambu’ e bandierine colorate. Quest’anno abbiamo avuto il dono di festeggiare per ben due volte San Giovanni perché il 19 di giugno, festa del Corpus Christus, un gruppo di persone amiche della missione si sono fatte Provvidenza per noi. Hanno preparato tipici piatti della cucina brasiliana e insieme a loro abbiamo organizzato giochi per i bambini durante tutto il pomeriggio. Tutti indossavamo la tipica divisa “joanina”: camicia a quadretti e cappellino di paglia. Alla sera dello stesso giorno e’ passato a prenderci il pullman della parrocchia di Pojuca, paesino a pochi chilometri di distanza dalla nostra “fazenda”. Padre Claudio, infatti, ci aveva invitato a partecipare alla S.Messa del Corpus Christi. Padre Claudio è passato con il Santissimo Sacramento in mezzo alla gente, molti gli occhi in lacrime. Gli zii e le zie come per tradizione hanno messo in scena un típico “matrimonio caipira” che apre le danze e la festa. Zia Valeria, in veste di Maria Bihita, si é sposata com zio Mauro Sergio, ovvero Cornelium, giovane che non vorrebbe sposarsi, ma che é costretto dalla famiglia perché colpevole di aver dato um bacio alla bella Maria. Aperte le danze dagli sposi novelli, i bambini e le coppie hanno danzato la típica quadriglia brasiliana e il Forró, ballo di San Giovanni per eccellenza. Le zie hanno preparato per l’occasione dolci, pizzette e carne alla griglia arrivata di Provvidenza nei giorni prima della festa. É stato un momento di gioia e semplicitá in cui i bambini hanno respirato tanta unitá e clima di famiglia. Adesso stiamo ritornando alla quotidianitá. I bambini hanno ricominciato la scuola dopo un mese di pausa dovuto alla festa e ai mondiali. E' proprio nella quotidianitá che scopriamo la straordinarietá della presenza di Dio. Sono sempre piú numerose le persone che vengono nella nostra casa a trascorrere un pò di tempo con noi per conoscere la nostra realtà. Tanti ci condividono : “Questo é un posto speciale pieno di pace e serenitá. Ci serve per staccare la spina e per respirare un’aria diversa che ci riempie”. Stamattina, per esempio, due studenti dell’universitá hanno portato molta provvidenza per i bambini piccoli tra cui tanti dolci. E sempre oggi, eravamo un pò preoccupati poichè ci siamo resi conto che nella dispensa non c’era piú neanche un Kilo di fagioli, piatto indispensabile per la nostra dieta quotidiana. Due ore dopo é arrivata una telefonata dalla Prefettura di Pojuca che ci chiamava a ritirare degli alimenti fra cui c'erano tantissimi fagioli! Grazie Gesú che ti possiamo riconoscere nelle piccole cose di ogni giorno! Ti ringraziamo Madre Elvira perché é da te che abbiamo imparato e continuamo ad imparare a riconoscere Dio nelle piccole cose. Desideriamo continuare a rinunciare ai nostri desideri, piaceri, e a morire a noi stessi per vivere il “vero donare con gioia”. Siamo con voi, uniti sempre in Gesú. Vi vogliamo bene assai,
la famiglia Bahiana. |