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Incontro al Pontificio Consiglio per i Laici

     


Si è svolto presso il Pontificio Consiglio per i Laici un incontro promosso dal Dicastero vaticano stesso con i rappresentanti di vari Movimenti e Nuove Comunità, per la ricezione di alcune indicazioni che dal “cuore della Chiesa” lo Spirito Santo desidera far arrivare ovunque al Popolo di Dio. La relazione introduttiva di Sua Eminenza il Cardinale Rylko è stata toccante, profonda e ricca di spunti per riflettere e operare in vista dell’anno della Fede, anno che sta particolarmente a cuore al Santo Padre Benedetto XVI come occasione per un risveglio della fede e per una nuova accoglienza di Dio nello spazio della vita umana; anno che deve stare particolarmente a cuore anche ai Movimenti e Nuove Comunità che sono chiamati, in modo del tutto particolare, a “battere” in sintonia con il cuore di Pietro.
Anno della fede, come ci ha ricordato il Cardinal Rylko, da rendere ricco di spunti sia all’interno di ogni realtà aggregativa per rinnovare la fede di chi già vi partecipa, perché la fede stessa non sia data per scontata, e sia nella testimonianza verso l’esterno, nell’annuncio che deve muoverci a una nuova passione missionaria in ogni ambito del vivere.
Anno che si inserisce nella ricchezza della fede della Tradizione della Chiesa, soprattutto nella ricorrenza del cinquantesimo del Concilio Vaticano II e del ventesimo anno di promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, frutto maturo del Concilio stesso.
Dopo la relazione del Cardinale, anche la condivisione degli appartenenti ai Movimenti e alle Nuove Comunità è stata ricca di spunti positivi da cogliere anche per il nostro cammino comunitario. E’ stato bello contemplare e dare gloria a Dio per quella fantasia dello Spirito Santo che in ogni ambito del vivere umano suscita carismi sempre nuovi, con un unico intento: riportare il cuore dell’uomo a Dio, nostra gioia e nostra pace.
Ringraziamo il Pontificio Consiglio per i Laici per questo momento che ha arricchito e confermato la nostra fede e che sicuramente sarà fecondo sia per “cogliere” ciò che Dio, in quest’anno, desidera donarci, che per vivere ciò che vorrà donare, attraverso di noi, a tanti.

 

    

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