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É stato molto bello assistere all´incontro delle famiglie con il Santo Padre. In passato avevamo già avuto la grazia di poter vedere e sentire da vicino sia Giovanni Paolo II che Benedetto XVI, ed é sempre stato molto emozionante, ma in questa occasione é stato particolare, sia per il posto dove eravamo accolti sia per i temi sviluppati in modo specifico proprio per le famiglie, che hanno toccato con molta chiarezza e semplicitá tutti  i “tasti dolenti” di questo momento storico, dall´educazione dei figli alla crisi economica, dall´importanza del Sacramento del matrimonio ai senza tetto del terremoto emiliano, all´importanza di santificare i giorni di festa.
Il Papa ci ha colpiti molto: da una parte era ben visibile il peso che una persona non più giovane porta sulle sue “spalle”: le molte preoccupazioni del mondo e della Chiesa. Ma nonostante questo era sconcertante notare la sua profondità e la sua intelligenza illuminata, pronta a rispondere a tutte le domande che gli venivano poste, senza fogli in mano e senza tentennamenti nelle risposte, molto chiaro e luminoso nella verità. “...a Cesare quel che é di Cesare, a Dio quello che é di Dio...”
Una bella “lezione” di vita ce l’hanno data anche le innumerevoli famiglie venute per l’incontro. Avevamo infatti iniziato questo incontro lamentandoci un po´dentro di noi, per la stanchezza del lavoro di tutta la settimana… Poi vedendo già nel primo pomeriggio il prato pieno di famiglie che parlavano, cantavano, giocavano e si prendevano cura dei propri figli… abbiamo iniziato ad immaginare che al tempo di Gesú doveva essere proprio così: le folle lo seguivano, spesso stanchi, affamati… e ci siamo resi conto di quanta gente buona ci sia ancora e di come la Chiesa sia viva e piena della presenza del Suo Signore, che la guida, la custodisce, la illumina e la conforta specialmente attraverso il nostro amato Benedetto XVI, che in questi due giorni ci ha fatto proprio respirare la presenza viva di Gesú in mezzo a noi. Grazie.
Dario ed Elizabeth.
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