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Incontro dei genitori e degli amici in Austria

“Sì, esiste veramente il Dio dell’amore!” 
All’incontro di quest’anno tutti noi – genitori e amici, ragazzi/e-ex e ragazzi in Comunità – abbiamo fatto l’esperienza di cui parlava il nostro amico Don Alex nella Messa conclusiva: “La Vita è Incontro!”. Durante i momenti della preghiera abbiamo incontrato Dio: il rosario ha dato pace al nostro cuore; nell’adorazione eucaristica e durante la Santa Messa abbiamo consegnato a Gesù tutto quello che portiamo dentro. Don Ivan – un sacerdote della Comunità – ci ha reso consapevoli dell’importanza che i genitori camminino con i loro figli fidandosi di Dio. L’incontro con i nostri genitori è stato un momento forte: il pranzo insieme, la condivisione e il rosario camminato ci hanno uniti nel cuore. La “serata del Cenacolo” a Eisenstadt ci ha fatto vedere la grandezza e la bellezza della Comunità: attraverso testimonianze e canti, presentazioni e balli potevamo testimoniare che la Comunità è davvero una scuola di vita e di fede. Di questo parlava Don Ivan nella sua catechesi di domenica mattina facendo degli esempi su come Madre Elvira e la Comunità ci formano.
Siamo grati di questi meravigliosi giorni, che hanno dato a noi e ai nostri genitori una nuova forza per continuare questo cammino insieme; ci hanno fatto vedere che “la Comunità è opera di Dio, anzi un luogo dove la misericordia di Dio si fa vedere nel tempo di oggi, cosicché si può solo dire: Sì, esiste veramente il Dio dell’amore!”.
Di tutto cuore ringraziamo Dio, che ci ha fatto vedere in questi giorni che è un Padre buono; anche agli amici diciamo un grande grazie perché hanno reso possibile questa festa; grazie ai nostri fratelli e sorelle per le loro preghiere e ai nostri genitori che fanno questo cammino con noi! GRAZIE!

I ragazzi della fraternità “Madre della Speranza” – Austria

Mi ha dato gioia il fatto che così tanti genitori e amici abbiano accolto il nostro invito. È stato particolarmente bello che siano venuti questa volta anche tanti ragazzi e ragazze ex della Comunità.
Tutto l’incontro era basato sulla preghiera del rosario. Cosi il “rosario camminato” in particolare è stato un momento d’incontro con Dio e tra di noi.
Anche se siamo venuti da vari paesi e abbiamo vissuto cose diverse nella nostra vita, ho sentito che siamo una grande famiglia.
È stato molto bello che don Ivan abbia avuto tempo di vivere questi giorni con noi. Le sue parole mi hanno toccato profondamente e mi hanno fatto riflettere e la sua omelia lunedì mattina mi ha dato la forza di non lasciarmi scoraggiare per le mie debolezze e per andare avanti. Grazie!
Ebbo

Per me la festa è stata un’esperienza particolare benché non abbia partecipato né al coro né al balletto. Quando durante le preparazioni gli altri hanno fatto le prove, stavo sempre con i ragazzi giovani. Mi è piaciuto tanto stare con loro e trasmettere la mia esperienza.
Venerdì sera siamo andati a Eisenstadt per salutare i genitori. È stato un bel momento per me, perché dopo parecchi anni che sono in Comunità conosco tanti genitori dall’Austria e dalla Germania e sento che è cresciuta una bella amicizia tra di loro e con la Comunità.
Sabato mattina ho fatto accoglienza per i genitori in casa e così ho vissuto qualche momento toccante parlando con loro. Dopo la Santa Messa tutti i genitori e gli amici sono stati con noi per il pranzo in casa. Facevo servizio per loro con i fratelli. Era impegnativo riuscire a fare questo servizio per così tante persone, però dopo mi ha dato gioia vedere che tutto era andato bene.
Alla sera sono rimasto in casa per stare con quei ragazzi giovani che non potevano incontrare i loro genitori. Ho vissuto una serata molto bella, abbiamo parlato e pregato insieme e si sentiva un’amicizia forte tra di noi.
Alla fine ho vissuto un weekend molto bello e mi è piaciuto tanto rimanere a casa per aiutare i ragazzi giovani i cui genitori non erano venuti. Voglio ringraziare la Comunità per tutto ciò che ho potuto vivere. Grazie!
Ernst

Come tutte le feste anche questa è iniziata un po’ di tempo prima dell’incontro, con tutti i preparativi. Già da tempo si respirava in casa un’aria di gioia e tanta voglia di fare e di presentarci bene. Qualche modifica e qualche lavoretto in casa ci hanno permesso di rendere l’ambiente idoneo ad accogliere le tante famiglie che ci hanno raggiunto da ogni parte d’Europa.
I ragazzi impegnati nei balletti e nel coro provavano e sudavano tanto, ed ero felice sabato sera di vedere che tutto è andato bene. Io invece aiutavo in cucina dove tra lotte, scontri e chiarimenti ho rafforzato l’amicizia con gli altri fratelli impegnati nella preparazione del cibo.
Preparare un pranzo per più di 100 persone significa che dobbiamo tanto ringraziare Dio per tutta la provvidenza che ogni giorno ci dà. Sicuramente un grande grazie va anche a tutti i genitori e amici che ci portano questa provvidenza ed anche a quelli che si rendono provvidenza per noi con i lavori o aiutandoci nel cammino spirituale.
Domenica mi faceva riflettere tanto la catechesi di Don Ivan, e pensavo a che grande dono è per me che la mia famiglia faccia un cammino come la Comunità propone. A questo incontro sono venuti mia mamma con la nonna e gli zii. È venuto anche il mio prozio che non usciva mai dall’Italia e a stento dalla sua città e la sua presenza mi ha toccato forte il cuore.
Lunedì abbiamo celebrato in casa con don Ivan una Messa di ringraziamento, durante la quale ogni sua frase mi faceva pensare tanto, ma più di tutto mi sono fatto la domanda: “Io voglio veramente fare il bene?” E in cuore mi sono visto piccolo e debole, ma con la speranza e la voglia di cambiare.
Ringrazio tanto la Comunità per la possibilità di avere qui il “nostro” don e la mia famiglia.
Marco

Nella preparazione sentivo la pressione e la tensione dell’evento ma siamo stati un gruppo molto unito che, pure con delle difficoltà, è cresciuto.
Nei giorni della festa ho dato la mia disponibilità nel restare in casa con i ragazzi più giovani e il poter servire e sacrificarmi per il bene di un fratello mi ha dato tanto. Mi hanno colpito, oltre la Messa di don Achim, anche le parole di don Ivan, ma soprattutto la pace con cui ci parlava e la sua umiltà. Mi ha fatto riflettere quando ha parlato dei sentimenti profondi che ci sono nel rapporto tra genitori e figli e che serve tempo per guarire certe ferite.
Un altro momento è stato il pranzo dove ho sentito unità e fratellanza nel vedere l’impegno di tutti e mi ha dato un’immensa gioia. Alla fine quello che mi è rimasto dentro è come in Comunità fidandosi si può costruire, pregando e condividendo, un rapporto speciale con i genitori basato sulla verità ma soprattutto sentendosi parte di una grande famiglia. Il vederci così numerosi e uniti mi ha dato una spinta per il mio cammino.
Grazie Signore Gesù per tutti gli amici della nostra casa, per la disponibilità di don Ivan e per tutto quello che ci ha trasmesso, e un grande grazie al bene delle persone che rendono possibile tutto questo.
Cristian

Voglio ringraziare la Comunità per aver potuto partecipare alla festa e anche alle preparazioni. Con l’aiuto dei fratelli ho cominciato presto a preparare tutto riguardo al cibo e alla cucina, però soprattutto il mio cuore con la preghiera. Sentivo che avevo molto bisogno di portare davanti a Dio tutto quello che vivo, i desideri che porto nel mio cuore, e tutto quello che volevo dire ai ragazzi e ai miei genitori. Ho voluto chiedere scusa e chiarire i miei rapporti.
Volevo confessarmi, perche solo così avrei potuto vivere una bella festa con il cuore pulito. Ricordo bene quanti scontri e reazioni ho vissuto prima della festa e quanta paura c’era dentro di me e sono molto contento di come tutto è riuscito bene alla fine. Ci sono piccoli sbagli, non siamo perfetti, però ci impegniamo, come ci hanno detto don Ivan, don Alex e Georg; solo con l’amore di Dio possiamo vivere, accettare i nostri sbagli, perdonare e superare i nostri limiti.
Mi ha toccato molto quando Georg ci ha chiamati davanti a tutti i genitori e ci ha ringraziato per i nostri lavori e impegni in casa e in cucina e mi è venuto da piangere quando ho visto che i genitori erano davvero contenti.
Anche nel recital, nei dialoghi e nella gioia che ho visto negli occhi dei genitori durante il rosario camminato, quando i figli e i genitori pregavano mano per mano, ho visto la grandezza della comunità e la potenza di Dio. Per chi vive con Dio tutto è possibile.
Voglio ringraziare la Comunità per averci mandato qui don Ivan, per la presenza di Georg, un consacrato, in mezzo a noi, e sopratutto per Madre Elvira che offre la sua vita per noi.
Grazie Dio, Grazie Madre Elvira e grazie a tutti gli amici della Comunità che ci hanno aiutato a preparare questa festa!
Kalman

Sono molto contenta di essere venuta in Austria a questo incontro perché sono sempre presente con gioia alle feste del Cenacolo.
Mi ha toccato il primo giorno durante il rosario perché ho sentito il nostro gruppo come una grande famiglia che prega e adora Dio con tutte le forze. Il secondo giorno sono stata molto felice di aver potuto visitare la casa. Il rosario e la catechesi di don Ivan hanno riempito il mio cuore e la Santa Messa mi ha toccato molto. Voglio ringraziare i ragazzi perché hanno messo tanto impegno nel preparare un buon pranzo per tutti e per la loro amorevole accoglienza.
Domenica c’è stata una bella Santa Messa accompagnata dal rosario: sono felice di incontrare Gesù nell’Eucarestia e per tutte le intenzioni e adorazioni che pregano i ragazzi davanti al Santissimo.
Sono molto grata per il dono di rimanere in casa per un periodo a fare un’esperienza con mio figlio Toni e per conoscere ancor più da vicino la vita quotidiana della Comunità Cenacolo.
Grazie a Dio per questo dono.
Mamma Jožicka

Ringraziamo di tutto cuore tutti i ragazzi e la Comunità, per questo fine settimana così speciale. Non si può spiegare quello che abbiamo vissuto tutti insieme in questi giorni attraverso i dialoghi e le preghiere, e grazie alla gioia e alla felicità dei ragazzi.
La cosa più bella è stata poter abbracciare nostro figlio Torben e vedere il suo volto vivo e gli occhi raggianti. Abbiamo effuso lacrime, non più della disperazione, bensì di gioia, di felicità e di speranza. Siamo fieri che nostro figlio faccia il suo cammino con la Comunità che ha permesso anche a noi di ritrovare la strada della preghiera e ci ha reso più consapevoli dei valori veri della vita.
Anche se ci sono ancora tante ferite da guarire, confidando in Dio, nella verità e nella preghiera, ci sentiamo tra noi molto più vicini e in cammino per una vita nuova.
Per questo ringraziamo tanto la comunità e Madre Elvira. 
Lore e Klaus

Con molta gioia  abbiamo risposto all’invito della comunità per l’incontro dei genitori a Eisenstadt, anche perché portavamo ancora bellissimi ricordi della Festa della Vita. Venerdì sera siamo stati accolti dallo spirito vivo e sereno dei ragazzi della comunità. Per noi la festa è stata un momento particolare perché nostro figlio Peter in quei giorni ha compiuto proprio un anno di comunità. La catechesi di don Ivan ci hanno confermato come  il cammino in comunità sia la strada giusta per nostro figlio, ci ricorderemo in modo grato dell’incontro con gli altri ragazzi, abbiamo sentito la loro accoglienza cordiale, con le belle canzoni , le preghiere, le funzioni e con le danze che ci hanno fatto percepire di essere diventati una grande comunità nello spirito. I ragazzi non sono fuggiti dalle fatiche preparando i balletti, le canzoni e un buonissimo pranzo per mostrare la loro gratitudine a noi genitori. I dialoghi con il responsabile e con i sacerdoti amici ci hanno arricchito e rafforzato, anche la condivisione con gli altri genitori ci ha aiutato a capire meglio tante cose. La Comunità Cenacolo non è solo una chance è una scuola di vita per i nostri figli, ma anche per noi genitori. Uniti uno all’altro nella preghiera vogliamo pregare in modo particolare per Madre Elvira, i sacerdoti e i responsabili della comunità.
Grazie, è bello che esiste la Comunità Cenacolo!
Anneliese e Peter
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