Noi ragazze della fraternità “Nostra Signora di Lourdes”, in Veneto, siamo felici di condividere la grande gioia che è stata per noi, domenica 15 febbraio, festeggiare il quarto anniversario della nostra casa. Danzando e cantando abbiamo detto innanzitutto un grande grazie a Maria, Sorriso di Dio, che ci ha donato questo luogo di grazia! La prima provvidenza e stato il sole! Poi l’arrivo dei primi papà che già dalle 10 del mattino si sono dati da fare, con amore, nella loro specialità … la parte tecnica … come se fossimo figlie loro. E noi: chi in cucina, chi a dialogare con amici e genitori, chi a fare i gesti … insomma, tutte in quinta! Ci rendevamo conto di quante persone ci vogliono bene, quante persone cercano un’amicizia semplice, pulita e vera che ti permette di essere così come sei. Grazie alla Comunità l’abbiamo trovata noi e la stanno trovando tante altre persone, ma sta ad ognuno sceglierla. A mezzogiorno abbiamo recitato l’Angelus e benedetto il pranzo insieme a circa cento persone e non ci sembrava vero di poterle sfamare tutte (ah ah!). Servendo i piatti polacchi, croati e italiani potevamo unire le usanze di tante di noi a cui prima ci ribellavamo. Presto è arrivato il momento della torta: tutte unite cantavamo “Auguri alla Vita” e ai gesti e ai balli partecipavano con gioia le mamme fedeli, i bimbi e ogni tanto … qualche papà, superando la sua timidezza … Forza papà! Alle ore 2 è iniziata la parte più preziosa per noi ragazze: il Rosario con le testimonianze e la rappresentazione di Santa Bernadette. Era forte ricordare nella preghiera tutte le ragazze che in questi anni hanno vissuto qui e ringraziare Gesù per le guarigioni che ha operato nei loro cuori. Pensando a tutte queste vite che hanno trovato la dignità e un vero senso, con le lacrime agli occhi e la gioia nel cuore, abbiamo riconosciuto che la Comunità è un opera che non si ferma mai. Tra i misteri qualcuna di noi ha condiviso nella semplicità quello che sta vivendo, le proprie lotte per diventare più buona, una persona di fiducia … e che sa fidarsi. << La fiducia degli altri mi ha aiutata a fidarmi di me … >> ha detto una di noi e un’altra ha testimoniato di aver scoperto che la Fede non è solo fare tanti pellegrinaggi e novene e che in Comunità ha incontrato una Fede fatta di gesti concreti d’amore di una persona che si scomoda per te. Nella rappresentazione di Santa Bernadette eravamo coinvolte tutte e ciascuna attraverso il suo ruolo ha potuto scoprire ed esprimere tanti lati di sé che erano nascosti. Dopo la breve ma profonda storia della vita di Bernadette a Lourdes e dopo le guarigioni di un ragazzo cieco e di una donna malata di tubercolosi, avvenute mentre Bernadette era viva, lei incontra uno scienziato ateo che le chiede di rinnegare tutto, di rinnegare il suo incontro con Maria. << Io ho sempre detto la verità, ma chi chiude le porte a Cristo non potrà mai trovarla! >> . Questa era la risposta di Bernadette che ci ha lasciato tutti riflettere. È stata una liberazione recitare davanti a tutti che ci ha riempito il cuore di entusiasmo e carica per andare avanti in questo cammino. E poi … di corsa alla Santa Messa in parrocchia per incontrare Gesù e ringraziarlo per tutto il bene che ci ha fatto vivere oggi. Durante l’omelia Padre Eduardo, sacerdote dell’ Argentina, insieme a Don Antonio di Caorle, nostri amici fedeli, hanno invitato i presenti ad aprire gli occhi e a riconoscere che la menzogna è la più grande nemica dell’uomo e hanno testimoniato quello che hanno colto della Comunità cioè che la vera Fede ti fa togliere le maschere e ti fa trovare la gioia di essere te stesso! Ringraziamo Madre Elvira, i nostri sacerdoti e le sorelle e i fratelli della Comunità che hanno pregato per noi; ringraziamo tutti voi cari genitori e amici perché vi lasciate coinvolgere in questa dinamica Opera di Dio!
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