Dio provvede con tanti doni
Carissimi fratelli, sorelle e amici, questo periodo di passaggio tra la fine dell’anno vecchio ed il nuovo è stato costellato da doni straordinari!!! Abbiamo vissuto molte difficoltà dovute all’aumento dei bambini accolti, aumento che ha richiesto l’iscrizione in più scuole e quindi il trasporto scolastico in vari orari differenti (scuole elementari, medie, superiori). Sono aumentate poi il numero delle varie riunioni dei professori, genitori, riunioni con le direttrici, con le pedagoghe... Sono aumentate anche le uscite quotidiane per portare i bambini dal dentista, pediatra, oculista, otorino... Naturalmente anche il nostro impegno in casa è aumentato per organizzare le attività, i giochi, i compiti... insomma aumentando il servizio è aumentato l’amore e di conseguenza la nostra gioia! Ebbene, come dicevo all’inizio, in questo periodo abbiamo ricevuto particolari grazie, regali della Divina Provvidenza, materiali e spirituali. Desideriamo raccontarvene alcuni per ringraziare insieme la bontà di Dio Padre.Avevamo appena deciso, insieme a padre Stefano, di adibire una parte dei laboratori a una casetta con alcuni lavori, per poter accogliere i nuovi bambini. Appena deciso questo, una coppia di nostri amici ci ha fatto una generosa donazione destinata all’acquisto del materiale da costruzione. Dopo pochi giorni il proprietario della ditta che ci aveva in passato costruito la scuola ci ha offerto gratuitamente la manodopera per la durata di un mese, e quindi abbiamo subito cominciato i lavori per ristrutturare parte della ex scuola. Le due casette che stanno sorgendo le abbiamo rispettivamente battezzate: casa Marco Bonzani e casa Suor Piera, due persone speciali passate nella vita della Comunità. Un altro grande regalo della Provvidenza ci è stato fatto da un amico del presidente della nostra Associazione, il quale ha fatto sapere a tutti i suoi amici che per il compleanno dei suoi 50 anni non desiderava nessun regalo, ma donazioni da donare alla Comunità Cenacolo di Mogi das Cruzes. È stato davvero un grande regalo di Gesù perché avevamo le due automobili ormai belle “vecchiette” e con molti km, e con le donazioni ricevute siamo così riusciti a sostituirle entrambe. Un altro fatto molto bello è successo a Natale. Un gruppo di persone che da molti anni ci aiutavano donandoci tutti gli alimenti necessari per 120 persone (quanti siamo noi qui attualmente) ci ha fatto sapere che non sarebbero più riusciti ad aiutarci, in quanto sono aumentate le istituzioni con le quali loro stanno collaborando. Sono trascorse soltanto poche settimane, dove abbiamo “tirato la cinghia”, ed è venuta a trovarci una persona che ha sentito parlare di noi ed ha voluto conoscerci. Rimasto molto ben impressionato da ciò che ha visto e vissuto qui da noi, ha deciso di mandarci tutti i mesi un camion di alimenti! Oltre a ciò a Natale è venuto a trovarci vestito da Babbo Natale ed ha portato dei bellissimi regali per tutti i nostri bambini. Un particolare che ha impressionato tutti noi zii/e è che chiamava per nome ogni bambino! Questo signore, proprietario di una agenzia di trasporti internazionale, si è fatto mandare da noi una lista dei bambini con le rispettive foto e in seguito si è studiato a memoria tutti i loro nomi per poterli poi chiamare singolarmente e abbracciarli uno ad uno mentre consegnava loro il regalo natalizio. Pensate che bel gesto di amore vero! Dato che avevano già ricevuto molto, i nostri bimbi hanno insieme deciso di mandare un regalo ai loro fratelli della missione della Bahia. È stato bellissimo vedere come ognuno di loro ha scelto un bel paio di scarpe nuove che avevano ricevuto per regalarle, sperimentando dal vivo che c’è molta più gioia nel dare che nel ricevere. Abbiamo poi vissuto grandi gioie a fine anno scolastico (qui da noi le scuole terminano a dicembre). Molti di loro sono stati promossi con ottimi voti, molti hanno terminato le scuole dell’obbligo e inizieranno quest’anno le superiori, alcuni, terminate le superiori, si sono iscritti a dei corsi professionali... ed altri ancora già usciti dalla Comunità negli ultimi anni sono venuti a trovarci con le rispettive fidanzate, mogli e figli... per trascorrere con noi le feste natalizie. Hughino, dopo 12 anni, grazie ad un’operazione chirurgica specializzata, si sta facendo le prime “passeggiate” con le stampelle e senza la sedia a rotelle... pensate che presto inizierà la scuola di linguaggio “Libra”, l’alfabeto dei sordomuti, insieme a Luan (bambino sordomuto) e ad uno zio, per poterli poi aiutare a comunicare. Che meraviglia per noi contemplare i miracoli che Dio compie e che gioia grande poterne essere parte viva. La Provvidenza ci ha fatto anche il regalo grande di vivere la celebrazione del Sacramento del Matrimonio dei nostri cari missionari Veronica e Lukasz. Dopo cinque anni vissuti insieme a servire i bambini di strada, Dio ha messo nel loro cuore il desiderio di formare una famiglia. Era tutto pronto, la festa, i fiori, la torta, i salatini e i panini, il tutto offerto generosamente da un sacco di amici della nostra fraternità. All’improvviso... come la famosa ciliegina sulla torta, è “apparso” padre Stefano per concelebrare con padre Leandro la Santa Messa. Immaginatevi le facce sorprese e strafelicissime degli sposi e dei loro familiari, di tutti gli zii, gli amici e i fratelli arrivati dall’Argentina, da Bahia e Jaù. Alcuni nostri amici presenti alla funzione ci hanno detto che non avevano mai partecipato ad un matrimonio così bello, semplice e gioioso in tutta la loro vita! Approfittando di tutto questo “popolo di Dio” a fine serata abbiamo messo in scena il recital “Il figlio prodigo” interamente in lingua portoghese, preparato come “regalo” dai ragazzi di Jaù. Nei giorni precedenti avevamo fatto due spettacoli e con nostra sorpresa il grande teatro municipale di Mogi si è riempito all’inverosimile, in entrambi gli orari. Alla sera moltissime persone sono rimaste in piedi perché non c’erano più posti a sedere. Ma la cosa più bella è stata la gioia, l’amicizia, la pace che si respirava tra di noi e in noi. Per concludere il racconto dei tanti gesti di amore di Dio in questo breve periodo, quattro dei nostri bambini sono potuti tornare a casa con la propria sorella che si è sposata e, aiutata dal municipio e da noi, ha potuto riaccogliere i suoi fratellini. Altri quattro sono stati adottati da due famiglie differenti. Che grande gioia è per noi vedere che alcuni bambini, dopo aver sofferto l’abbandono e aver perso la propria famiglia, accolti a volte in fin di vita qui alla missione, grazie alla Provvidenza oggi hanno trovato una buona famiglia che li accoglie. È umano che il giorno che i genitori adottivi li vengono a prendere il nostro cuore soffre, ma ci ripetiamo che è proprio bello vivere il servizio gratuito e l’amore disinteressato alla vita, che ci dona la gioia di vivere il Vangelo, il privilegio di vivere un pezzettino del regno di Dio. Grazie a tutti voi per le vostre preziose preghiere, per il vostro bene e per la vostra amicizia. Grazie Madre Elvira, per questa meravigliosa e un po’ matta intuizione di aprire le missioni, e per averla condivisa con noi!
TESTIMONIANZE
Voglio ringraziare Dio perché mi dà ancora una volta nuove possibilità di conoscermi, crescere e maturare nel difficile ma bellissimo cammino della vita! Nella missione di Mogi das Cruzes vivo con 12 bambini che, se vogliamo essere sinceri, sono come 12 «Miguel» da bambino: anch’io ero un bambino come loro che poi è stato adottato, e grazie alla Comunità in questi anni ho ritrovato la pace. Ogni giorno con loro rivivo le ferite più nascoste e più dolorose della mia vita passata, che a volte non vorrei vedere. Ma grazie a questa esperienza oggi non voglio più avere paura dell’Amore di Dio e delle persone, e voglio riuscire ad aprire il cuore alla Vita. Grazie!
Miguel
Sono da due anni in missione e ancora non sono riuscita a ringraziare abbastanza Dio per questo grandissimo dono, per poter essere anche io parte viva di una vita che cresce, cresce senza fermarsi un attimo! Sono felice di camminare immersa in tanta vita fuori, ma sopratutto in tanta vita dentro, perché ogni giorno, in ogni piccola situazione, posso sentire la presenza di Dio che mi vuole guarire, che vuole farmi sentire amata per quello che sono, senza dover nascondere le mie mancanze e le mie povertà, che mi vuole insegnare a sorridere ed essere libera anche nei momenti difficili, per poter condividere con tutti la gioia di vivere nella fede, la forza di avere il cuore in pace perché siamo figli di un Dio che è Vita e che è Amore. Grazie!
Lucía
La gioia immensa che vogliamo trasmettervi è quella che viviamo da quando abbiamo cominciato a camminare insieme. Dopo alcuni anni di Comunità e nella stessa missione del Brasile, entrambi con il desiderio nel cuore del matrimonio ma ognuno con le proprie lotte nella fede e nella quotidianità con i bambini, è arrivata la risposta da Dio per dare vita a quella vocazione che già cresceva in noi. L´amicizia che è cominciata, vissuta nella preghiera e nella semplicità, ci ha confermato quel desiderio che poi ci avrebbe unito davanti a Dio. Il tempo di preparazione al matrimonio è stato sicuramente molto bello e profondo ma anche accompagnato da domande, preoccupazioni, confusione, difficoltà e qualche fraintendimento, ma è poi finalmente arrivato il giorno del matrimonio: un´esplosione di emozioni forti! Finalmente la gioia di ricevere il Sacramento che ci ha uniti davanti a Dio, e con Dio, per sempre. Il “sì” detto con tanta convinzione appoggiata sulla fiducia in Dio ha donato tanta, tanta pace ai nostri cuori. Inoltre, la presenza dei sacerdoti amici, tra cui anche la partecipazione a sorpresa di padre Stefano, l´arrivo delle nostre famiglie dall´Europa, gli amici della Comunità, i bambini e gli zii della nostra e delle altre fraternità, hanno moltiplicato la gioia del momento. L´8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, alla quale ci siamo affidati e alla quale chiediamo la quotidiana benedizione, è stato per noi un meraviglioso giorno e l´inizio di una nuova vita benedetta da Dio.
Veronica e Lukasz
É da poco che sono nella missione di Mogi e mi sento profondamente felice. Vorrei ringraziare dal profondo del cuore la Comunità che ha avuto il buon discernimento di farmi preparare per quattro anni prima di rispondere al mio desiderio della missione. Oggi capisco che Dio mi preparava per poi vivere pienamente questa bellissima e unica realtà. Ho sempre vissuto da bambino nelle istituzioni ed è una grazia vedere che sono riuscito nel cammino comunitario ad abbracciare la mia storia. Vivo con bambini dai 9 ai 12 anni e Dio si serve del loro affetto, sorriso, sforzo per cambiare, e anche del loro menefreghismo, della loro rabbia, delle loro parolacce e del loro perdonarmi, per guarirmi e fare di me, della mia vita, delle mie fragilità, della mia volontà di amare, il suo povero strumento.
Anthony
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