Era l'alba del 16 ottobre 1924 quando venni alla luce nella casa dei miei genitori, che già avevano dato la vita a 5 figli; io ero la sesta, attesa e accolta come dono di Dio. Mia madre, donna semplice e di molta fede, ha sempre accolto la vita nel suo grembo così "come vuole Dio", come un dono, come un grande evento nella sua vita matrimoniale. “Siamo poveri,diceva, tuttavia un pezzo di pane c'è per tutti e poi, mentre Dio rende fecondo il grembo di una donna, certamente provvede anche a far crescere questa nuova vita". Con questa grande convinzione da parte dei miei genitori, io crebbi sana e contenta,anche in mezzo a molte ristrettezze economiche. Dopo la morte di mio padre (avevo 8 anni quando rimasi orfana) venni affidata ad un collegio diretto da suore e precisamente da suore di Santa Giovanna Antida. Qui la mia vita ebbe un nuovo indirizzo, arricchita da un'educazione più precisa, molto curata sotto tutti gli aspetti; l'intento era di prepararmi con maturità alla scelta della vocazione a cui Dio mi chiamava. Fu così che all'età di 19 anni trovai un buon lavoro nell'ospedale Mauriziano di Torino. Anche qui trovai un ambiente sano, mi sentii accolta e amata da nuove compagne che mi offrirono la loro preziosa amicizia. Si lavorava,si pregava e il divertimento era visto sempre in funzione di una nuova crescita. Tutto alimentava in me la voglia di vivere. Maturò in me la vocazione della vita religiosa: offrire la mia vita a Dio e metterla al servizio dei fratelli. Per molti anni mi sentii così impegnata a vivere il meglio possibile questa mia offerta come educatrice di tante giovani vite di orfani. Anche la mia decisione di entrare a fare parte della Comunità "Cenacolo" credo proprio sia stato, ed è, un dono di Dio: sempre di più sento come dono il vivere in questa Comunità, in mezzo a tanti giovani,che vedo risorgere ogni giorno a vita nuova. Mai come in questi anni ho sperimentato le meraviglie della grazia di Dio che opera in modo profondo sia nella mia vita, come nella trasformazione graduale, ma segnata e visibile, dei ragazzi che scelgono di vivere in Comunità con una forte volontà di cambiare vita. Non mi stanco di ringraziare Dio per la fedeltà del suo amore, sempre presente nella mia vita come forza,rifugio, grazia,fonte di gioia e di pace, che mi viene manifestata attraverso gli avvenimenti quotidiani. La tua grazia, o Dio, vale più della vita, le mie labbra ti loderanno per sempre. A te o Signore voglio inneggiare per il dono della vita che mi hai concesso e ancora mi conservi. Voglio o Signore rinnovare l'offerta della mia vita, trasformala se vuoi nella tua vita, fa che possa amare come ami tu! Grazie Signore Gesù, Alleluia! Suor Piera
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