Vrbovec 2004 - Madre della Vita Tante ragazze croate e dei paesi dell’est chiedono di poter entrare in Comunità. La vita “spinge” e si rende così necessaria una casa per accogliere le giovani. Si attende, si prega intensamente e poi la Provvidenza risponde. A qualche chilometro dal castello di Vrbovec, dove c’è già presente la fraternità maschile, nasce la nuova fraternità femminile “Madre della Vita”...
Il progetto dell’apertura della casa per le ragazze si è realizzato dopo tanti sacrifici, ostacoli superati e preghiere esaudite. L’idea non è nata dall’oggi al domani. Esistevano già in Croazia numerose fraternità maschili, ma anche molte ragazze chiedevano aiuto e per via dei documenti non tutte potevano andare all’estero, nelle case in Italia o a Medjugorje. L’apertura di una casa femminile si faceva così sempre più urgente, ma sembrava una cosa ancora lontana. Abbiamo iniziato a cercare dei luoghi adatti per la casa. Ci sono state alcune proposte da parte di sacerdoti e amici della Comunità, però nessuna mostrava le condizioni adatte per una fraternità femminile. Mancava sempre qualcosa e questo era un segno che bisognava aspettare. Abbiamo allora fatto un pellegrinaggio a Marija Bistrica, un Santuario mariano importante della terra croata, che si trova abbastanza vicino a Vrbovec, mettendo questa intenzione nel cuore di Maria nostra Madre e Madre della Vita, perché Lei intercedesse per la nascita di questa nuova fraternità, affinchè tante ragazze potessero rinascere a vita nuova. E Maria ci ha mostrato la via. Fra tanti amici della Comunità c’era anche una dottoressa disponibile per le cure mediche urgenti dei ragazzi di Vrbovec. Lei in quel tempo ci ha offerto una casa a qualche chilometro dalla casa dei ragazzi, con tanta terra. La casa era disabitata, un po’ trascurata, proprio come le nostre vite prima della Comunità. Fino a quel momento i ragazzi avevano usato i campi per l’agricoltura e ogni tanto la casa, quando c’era da ospitare qualche famiglia povera che veniva da lontano per accompagnare i figli ai colloqui a Vrbovec. Osservando bene questa casa abbiamo intuito che lì era il posto voluto dalla Madonna e che avremmo avuto la possibilità di fare qualcosa di bello, nessuno però sapeva ancora cosa. Quando abbiamo pensato di renderla abitabile in modo da poter ospitare le ragazze eravamo un pò indecisi, ma Madre Elvira durante un suo passaggio disse un “sì” chiaro e deciso, e così sono partiti subito i lavori per la ristrutturazione. Abbiamo iniziato nella primavera del 2004. Nel corso di sei mesi c’erano venticinque ragazzi provenienti dalle diverse fraternità croate che lavoravano e pregavano a tempo pieno. Nel cortile hanno allestito un tendone per dormire, la vecchia stalla serviva da refettorio e i vecchi lavandini si usavano per il bagno. La casa vecchia è stata completamente ricostruita e adattata ai bisogni della Comunità: il tetto nuovo, l’isolamento, le finestre, l’impianto idraulico ed elettrico, la vecchia mansarda si è trasformata in stanze con i servizi, la cantina è divenuta la lavanderia, sotto la scala si è collocato un piccolo ufficio. Alla parte vecchia si è aggiunta anche una parte nuova con il “cuore” della casa: la cappella, spaziosa e luminosa, che contempla sullo sfondo, attraverso una grande vetrata il primo libro di Dio, il creato. Sotto, al piano terra, sono stati sistemati i locali adibiti a cucina e refettorio, e ancora uno stencil dove le ragazze potessero lavorare. La Provvidenza di Dio intanto non ci ha mai abbandonato. In un momento critico, quando siamo rimasti senza materiale e anche senza soldi, è venuto un sacerdote, un buon amico della Comunità, e ci ha donato inaspettatamente l’esatta cifra che ci serviva per finire i lavori necessari: Dio vede e provvede! Alla fine dei lavori i ragazzi, felici del loro sacrificio, hanno “ceduto” la casa alle ragazze: sono venute in dodici di varie età, nazionalità e carattere, però tutte con un unico desiderio, quello di trasmettere la vita nel bene a tante altre ragazze che sarebbero arrivate. All’inizio ci sono state ancora tante cose da fare, da sistemare e da organizzare: il lavoro nell’orto e nei campi, rendere la casa più “femminile”, organizzare bene la vita e gli spazi comunitari. Bisognava poi preparare tutto bene per l’apertura “ufficiale” del 6 novembre 2004. Tanti genitori e amici sono venuti, e con loro abbiamo avuto il grande dono della presenza di Madre Elvira e dell’amico Vescovo Mons. Vlado Kosic, che ha benedetto la casa. In quel giorno “storico” dell’apertura della prima casa delle ragazze in Croazia, abbiamo ringraziato il Signore per tutta la Provvidenza di lavoro, di materiale, di doni che nei mesi di preparazione l’amore di Dio non ha mai fatto mancare. La fraternità è stata “battezzata” con il nome di “Madre della Vita”, chiedendo a Maria che qui, tra queste mura, tante giovani possano ritrovare l’amore al dono della vita; già nel giorno dell’apertura erano presenti alcune ragazze giovani che avevano appena iniziato il loro cammino di rinascita. Poi, ragazza dopo ragazza, la vita della casa ha iniziato a fiorire. Oggi nella casa vivono una ventina di ragazze giovani di età e di spirito, desiderose di trovare quella vita vera che da sempre hanno cercato. Ogni giorno è una lotta, ma anche l’occasione che Dio ci dona per fare un nuovo passo in questa “scuola di vita”. Dopo i primi tempi durante i quali il gruppo si è amalgamato e unito, abbiamo iniziato ad aprirci nell’accoglienza verso tutti coloro che volevano conoscerci. Abbiamo poi iniziato a fare delle testimonianze per far conoscere la realtà della casa delle ragazze, in modo che tante famiglie che avevano problemi con le loro figlie, venissero a conoscenza della Comunità. In tutti questi anni la nostra fraternità “Madre della Vita” ha vissuto momenti belli e altri faticosi, dove siamo cresciute e maturate, come avviene nella vita di un bambino che cresce e comincia a camminare, cade e si rialza aiutato da quelli che credono in lui e gli vogliono bene, e così è stato per noi. Ma il dono più bello è che tra queste mura l’amore di Dio ha operato il miracolo di tante risurrezioni, di tanti cuori che hanno ritrovato la bellezza e la dignità del loro essere donne!
(da "Risurrezione" - Giugno 2010)
|