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Storia

Fraternità "Maria nostra Madre" - Villa Salvador 2005, Perú
I tempi di Dio non sono i nostri e questa volta... sono stati brevissimi. Subito due case in attesa di noi, con la speranza nel cuore che Dio Padre possa asciugare
le lacrime e scaldare il cuore di tanti poveri attraverso le braccia della Comunità. Una chiamata del Signore così forte e chiara da smuovere molti ragazzi e ragazze delle nostre fraternità. E così siamo partiti numerosi per questa meravigliosa avventura con Dio.

Prima della partenza...
Carissimi tutti, fratelli e sorelle... è giunta un'altra ora importante... quella del Perù.
Siamo felici di partire, quello che troveremo lo sappiamo in parte... perché è una bella sorpresa! La prima casa che apriamo è nella periferia di Lima, proprio in mezzo alla miseria umana, tra tante baracche e tanta povertà per accogliere i bambini abbandonati: per questo abbiamo bisogno di tanta preghiera per essere "forti nelle tribolazioni" e per portare "speranza ai disperati". Ciò che vedremo non deve spegnere in noi il desiderio di donare gioia, fiducia e speranza a chi proprio non ha nulla.
Poi si aprirà subito dopo un'altra casa sempre lì in Perù, fuori dalla città di Lima: una grande missione dove potremo accogliere tanti bambini. Quindi le fraternità "peruviane" sono subito due, perciò pregate perchè sarà un bel "tour de force".
Madre Elvira ci raggiungerà dopo la Pentecoste porterà con lei in dono tre suore... comunque è tempo di grandi partenze, lo Spirito soffia e ci invia sempre più a "prendere il largo", a fidarci di Lui, a lasciare le sicurezze false dei nostri piccoli progetti.
Non so come saranno le comunicazioni laggiù, ma cercherò di tenervi informati sui passi di questa nuova missione.
Grazie per tutto ciò che siete nella mia vita, per l'amicizia, per quanto già avete pregato e sacrificato per noi. Vi chiediamo tante preghiere... siete con noi!
Vi abbraccio tutti, con la gioia di avere un nuovo Santo Padre alla guida della Chiesa, e con la felicità che le cose belle che la Comunità ci sta donando, finalmente le potremo donare ora a chi dalla vita non ha ricevuto ancora nulla. "Vado a preparavi un posto....".
Un abbraccio carico di bene a tutti. La Madonna vi benedica.

p. Stefano e la tribù dei "peruviani"


...appena arrivati: le prime impressioni
È il mezzogiorno della domenica, sono fuggito dopo la S.Messa, celebrata nella Parrocchia del padre Adrian, per riuscire a darvi qualche notizia. Quando siamo arrivati a Lima, a prenderci all'aeroporto nel cuore della notte c'era il Vescovo, Mons. Adriano Tomasi Travaglia, che ci ha accolto commosso e ci ha accompagnati fino alla casa di padre Adrian. Il viaggio è andato bene, le borse sono arrivate tutte, solo una è andata smarrita ma grazie a Dio non c’era nulla di importante dentro.
 Al mattino, quando siamo arrivati alla casa, abbiamo trovato un gruppo di gente della Parrocchia che ci ha accolto con tanta gioia, felici del nostro arrivo, e ci hanno preparato una buona colazione. Poi tutta la mattinata l’abbiamo trascorsa sistemando un po’ la casa, tra una suonata alla porta e l’altra, di gente che veniva a salutarci e che voleva sapere chi eravamo. Il Vescovo è ritornato tra noi verso le undici del mattino, per essere sicuro che tutto andasse bene, e così abbiamo fissato alcuni incontri in settimana per l’altra casa. Tutte le ragazze e i ragazzi stanno bene e siamo felici. Poi nel pomeriggio abbiamo fatto una “passeggiata” nella Parrocchia, con il padre, per renderci conto di dove siamo. C’è un sole bellissimo e fa molto caldo, siamo in maniche corte e si suda. All’arrivo alla Chiesetta, ad accoglierci, su un cd ad alto volume, la “voce del papa Juan Pablo II” in Italiano, la stessa che abbiamo messo all'inizio della veglia del primo sabato ad Envie, la notte in cui è andato in Paradiso: e pensare che proprio quella notte, i ragazzi e le ragazze hanno ricevuto la benedizione per la partenza per il Perù e qui, entrando in chiesa, c’era la stessa voce... tutto per “caso”, o meglio per “segno” della Divina Provvidenza!
Abbiamo poi montato il tabernacolo nella cappellina della nostra casa e celebrato la S. Messa in casa, con p.Adrian e p.Simon. Gesù è con noi, quindi non dobbiamo avere paura! Poi siamo andati ai Battesimi nella Chiesa sopra di noi, alle cinque del pomeriggio, dove una schiera di piccoli e poveri peruviani hanno ricevuto questo grande dono... e così mi è toccato battezzarne alcuni. A fine messa, il coro fatto di bambini e bambine non smetteva più di cantare, e poi hanno cominciato a chiederci canti... non vi dico, ma potete immaginare! Poi non è finita, perché dopo 24 ore passate in piedi, dopo cena, mentre stavamo crollando sul piatto di pasta e già sognavamo il tanto atteso riposo... è suonato il campanello e un gruppo di giovani della parrocchia sono venuti a presentarsi e a conoscerci. Così tra una parola e l'altra, abbiamo cominciato a ballare e cantare un po' dei nostri e un po’ dei loro canti, con tanta gioia, fino a tardi. Insomma come primo giorno proprio niente male!
Nella notte tutti hanno riposato bene, e stamane abbiamo partecipato, come vi dicevo, alla S. Messa con la Parrocchia che ci ha accolto, “Nuestra Senora de la Paz”. Dopo la celebrazione, qui è consuetudine “santificare” la Messa, chiedendo l'aiuto dei parrocchiani presenti, nella costruzione di una nuova Chiesa. Così i nostri Roberto, Jonas e Maurizio hanno preso la pala, e sono là che scavano; le ragazze sono impegnate ad intrattenere i bimbi, mentre io ho fatto la “fuga” per raggiungervi. Mangeremo alla Parrocchia, e poi vedremo cosa ci riserva il pomeriggio... sicuramente qui la pace dei cimiteri, cioé del non far nulla... grazie a Dio, proprio non esiste! Vi abbracciamo forte forte, tanto tanto, con tanta gioia, amore, pace, speranza, VOGLIA DI VIVERE AMANDO E SERVENDO! Non c’é vita più bella!

p. Stefano e tutti

(dalla rivista Risurrezione - Giugno 2005)

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