Fraternità "Vergine del Rosario" - Casale Litta 2002 (VA) Dopo anni di attesa, di preghiera e di ricerca, finalmente i tanti genitori e amici lombardi hanno la gioia di vedere nascere una nostra casa nella loro regione. L’attesa è stata lunga, ma vedendo il frutto... ne è valsa la pena, perché la bellezza di questa casa e di questo luogo sono unici...
Maria, la Vergine del Rosario, ha sentito e accolto l’urlo di tanti ragazzi e ragazze disperati, oppressi dalla dipendenza della droga, dell’alcool, da una vita senza senso e senza speranza, e ha spalancato le sue braccia per accoglierli. Ha parlato al cuore di alcuni amici della Lombardia, mettendo in loro il desiderio e la volontà di insistere tenacemente perché si aprisse una casa in questa loro regione. “C’è bisogno di una casa vicino a Milano!” dicono a Madre Elvira, e lei risponde: “Mettiamoci a pregare, facciamo quello che vuole la Madonna, Lei ci precede!”. Così nasce un gruppo di preghiera di giovani che, ancora oggi, il martedì si incontrano per pregare. È l’inizio: la preghiera insistente e fiduciosa apre sempre le strade. “Ci sarebbe una casa adatta alla Comunità”, dice un sacerdote ad un amico. In mezzo ai boschi di castagni nella zona del varesotto, non lontano dall’aeroporto di Malpensa, in uno spiazzo grande, circondata da un prato verde fiorito, e da tanti alberi che le fanno corona, c’è una casa grande, spaziosa, soleggiata, con molte finestre e porte a vetro. È proprio bella ed è “comunitaria”. C’è però tanta spazzatura dentro e fuori, tutto è da ripulire. La Madonna ha un canale diretto e speciale per le pulizie: l’amore. Lei sa che l’amore copre ogni cosa, pulisce ogni cuore indurito dal peccato, rinsalda le gambe vacillanti, guarisce le ferite, sorregge, rende forti e coraggiosi i paurosi. Nulla si sottrae al suo calore! Dopo uno sguardo alla casa e alla tenuta, viene appeso un Rosario ad un ramo di un albero. è un segno di affidamento: la casa è messa nelle mani della Vergine attraverso il Rosario. Madre Elvira, dopo averla visitata, dà l’ “ok”: la casa è adatta, la Madonna ci darà la sua risposta attraverso la Provvidenza”. Una cara amica della Comunità, dalla fede grande, si mette all’opera. Lei sente che è un privilegio collaborare con la Vergine del Rosario. Un giro di telefonate e la prima caparra è pronta. Manca ancora la metà della somma pattuita: “Chi provvederà a donarla entro il termine fissato? Sono tutti in vacanza!” le dice preoccupato il marito, in un giorno caldo e luminoso d’estate. C’è un attimo di preoccupazione: “Chi provvederà?”. È il momento della prova, della fede, della supplica. Davanti ad una statua della Regina della Pace si consuma il dialogo “Maria, se vuoi la casa devi provvedere!”. Nel giro di poche ore arriva la telefonata di un benefattore, che saputa la cosa, dice: “Sono lieto di mettere la cifra che manca”. La Madonna ha risposto: la casa è nostra! La Fraternità viene “battezzata” con il nome “Vergine del Rosario” perché viene inaugurata ufficialmente ad ottobre, nel giorno dedicato a questo titolo mariano. Il 7 ottobre del 2002 arrivano i primi ragazzi con tanta voglia di lavorare: ci sono tantissimi lavori da fare per sistemare e ripulire l’ambiente da tanta spazzatura. Viene poi aperta una falegnameria iniziata dal niente, che si occupa del restauro di mobili. Sin dall’inizio l’aiuto di tanti amici, “capitanati” da Cloti, amica fedele della Comunità si fa presente. Grazie a loro vengono organizzate mostre in Milano e vicinanze, dove sono esposti i vari lavori: oltre al dono della Provvidenza, c’è ben di più. Le mostre diventano luoghi di testimonianza della proposta cristiana della Comunità, e permettono a molta gente di conoscerci. Genera meraviglia nei nostri ragazzi la grande fiducia che questi amici hanno nelle loro capacità. Per cinque anni zappando l’orto, le aiuole, seminando fiori, erbe aromatiche e medicinali, tagliando legna, restaurando mobili, pregando, lottando, condividendo, sudando, amando... i ragazzi vivono una vita piena, pulita, che scomoda, che dà speranza, che sa donare. Nel dicembre del 2006 c’è un cambio di guardia: i ragazzi lasciano il posto alle ragazze. C’è dolore nel distacco, ma anche tanta gioia: la casa “preparata” viene donata. L’amore si fa dono, l’amore vince sempre! Madre Elvira aiuta nei primi giorni a riorganizzare la casa, e lo fa attraverso le sue catechesi, fatte di parole ma anche di gesti concreti e di lavoro pratico. Il primo periodo non è facile, ci vuole del tempo per conoscersi, per accettarsi e volersi bene. Nonostante le difficoltà e i primi scontri, si genera da subito il calore di quell’ambiente familiare che permette a ciascuno di raccogliere i frutti del proprio impegno. La cosa straordinaria di questa casa è l’adorazione personale vissuta da tutti con costanza, tutti i giorni. I sacerdoti che ci accompagnano spiritualmente sono molto disponibili e con loro si instaura da subito un bel clima di amicizia, di cordialità e di rispetto. Le Messe da loro celebrate sono sorgente di forza, di speranza, di pace nei momenti difficili. La loro provvidenza spirituale è una grande benedizione. La natura silenziosa e ricca di piante, di fiori, di alberi che abbracciano questo luogo di pace e la nostra vita, ci invita all’ascolto, al dialogo con la parte più intima di noi stessi: la nostra coscienza, che in questo luogo benedetto ricomincia a vedere chiaro dopo anni di nebbia confusa. La cappella, posta al centro della casa, è un luogo di luce. Dalle ampie finestre e dalle porte a vetro entrano i raggi di sole che scaldano e illuminano. Lì Gesù Eucaristia, nel tabernacolo fatto a forma di sole con tanti raggi dorati, ci invita a metterci in ginocchio, e a poco a poco illumina le nostre ombre, fa verità dentro di noi, guarisce i cuori duri e malati, riempie con il calore del suo amore le nostre ferite. Lui ci guarisce! A destra c’è Maria Regina della Pace, con in mano un Rosario. Lei ci indica come lottare, come affrontare la nostra vita: con la preghiera! Oggi i lavori in casa sono tanti: falegnameria e stencil “viaggiano” a ritmo serrato per le varie mostre. Le ragazze delle diverse fraternità vengono spesso qui per imparare a realizzare, sotto la guida creativa e instancabile di Cloti, i lavori da vendere. A volte la casa è un appoggio per il servizio catering, nato dall’impegno e dalla volontà gratuita di tante amiche di Milano riunite in questo servizio, che si fa dono d’amore e di generosità verso la Comunità. In questa casa si fanno anche i colloqui per le ragazze lombarde che vogliono entrare in Comunità, accogliendole il giovedí con le loro famiglie. Sono molti poi i momenti di testimonianza nelle diverse realtà, segno che la nostra presenza nel luogo è amata e stimata. Parrocchie, scuole, vari centri ci chiedono spesso di raccontare la nostra storia perché sia di aiuto a giovani e famiglie con problemi simili ai nostri. Si vive tanta amicizia, solidarietà e bene da parte dei numerosi amici della Comunità che si sono fatti nostri compagni di viaggio, in questa magnifica avventura che è il nostro cammino dalle tenebre alla luce, cammino che deve diventare scelta quotidiana e fedele della nostra libertà. Un grazie grande sorge spontaneo dal cuore alla Vergine del Rosario per averci voluti qui, e a tutti coloro che sono stati e sono suoi strumenti per la nostra gioia e la nostra pace.
(dalla rivista Risurrezione - Giugno 2008)
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