Fraternità "San Vincenzo di Paoli" - Vrbovec 1999, Croazia Che la Madonna ci voglia bene è un’esperienza quotidiana nella vita della Comunità, ma l’apertura di questa fraternità è stata un suo regalo speciale: non una casa, ma un castello! La generosità delle Suore della Carità di Zagabria, ha permesso la nascita di questa nuova Comunità che porta il nome del loro santo, un gigante della carità: “San Vincenzo de’ Paoli”...
Ringraziamo la bontà delle Suore di Carità: Dio Padre, attraverso di loro, ha ascoltato la nostra preghiera. Ad una trentina di chilometri da Zagabria, in un paese di nome Vrbovec, la Divina Provvidenza ci ha donato un bellissimo castello, con dei grandi e vasti campi, e tanta natura che lo circonda. Così si apre anche la quarta casa in Croazia, destinata ad essere un punto di riferimento importante sia per le sue dimensioni che per la vicinanza alla capitale croata, per le altre fraternità e per le famiglie della Croazia. Pieni di fiducia e di speranza, partiamo. È un grande dono poter accogliere, in tutto questo spazio, tante vite che si sono smarrite, e che desiderano ritrovare gioia e amore. Tanti ragazzi che riempivano le altre case in Croazia, hanno potuto raggiungere il “Castello”. Nell’antichità Roc¬caforte nella guerra contro i Turchi, negli ultimi anni usato come scuola elementare, scuola per casalinghe, orfanotrofio e alla fine casa di riposo per suore pensionate... ora casa che accoglie i giovani. Il 21 aprile 1999, sette ragazzi dalla fraternità “strapiena” «San Giuseppe Lavoratore» di Varazdin, arrivano per questa nuova esperienza con grande volontà e desiderio di iniziare qualcosa di bello che il Signore aveva messo loro nei cuori. Al nostro arrivo al Castello ci hanno accolto alcune suore della Carità, che in quel tempo vivevano ancora lì; in un primo tempo abbiamo convissuto con loro al castello, che era ormai abbastanza trascurato e abbandonato. All’inizio tutti i nostri lavori sono stati concentrati nelle pulizie e nel fare ordine nelle diverse stanze. Siamo stati a completa disposizione delle suore che avevano bisogno di aiuto per traslocare. Con loro abbiamo celebrato la prima Santa Messa, presieduta da don Ivan Vukovic, durante la quale abbiamo ringraziato il Signore per il dono ricevuto, mettendo nelle Sue mani il nostro cammino. All’inizio è stato difficile costruire il rapporto con i vicini che, fino ad allora, non erano contenti del nostro arrivo: vivevano la paura di avere come vicini di casa dei giovani dal passato difficile. Grazie a Dio, però, la Provvidenza si è fatta viva con la prima vera amica, la dottoressa Vesna Knaflec di Vrbovec, che ci ha accolto e sollecitato a continuare senza timore. Anche il parroco Ivan Grudicek è stato sempre pronto a donarci un po’ del suo tempo, del quale, in quei giorni, avevamo veramente bisogno. Il grazie più grande va alla Madre generale Agneta, ora già nel Regno dei Cieli, che ha fatto tanto per noi, aiutandoci nello sviluppo della nostra nuova fraternità. La Provvidenza arriva anche attraverso le nostre famiglie della zona di Zagabria, che con tanto entusiasmo sono essere disponibili a tutte le necessità della “prima ora”. Passa il primo anno e ci ritroviamo, nel tempo di Natale, ad animare il «presepe vivente» nel centro di Zagabria, dinanzi alla Cattedrale: è un’occasione preziosa per presentare la nostra Comunità a tutti i cittadini attraverso le testimonianze di risurrezione. Grazie a Dio la città ci accoglie bene, e già dopo tre mesi dall’apertura ufficiale, la casa conta più di quaranta ragazzi. Tante le difficoltà vissute nel sacrificio dal primo gruppo di ragazzi: una cappela troppo piccola per quaranta persone, un inverno lungo e freddo, poca provvidenza che non bastava mai per tutti... Ci tiriamo su le maniche e cominciamo i primi lavori: ristrutturiamo e rinnoviamo la stalla, per accogliere le prime mucche, che ci forniscono latte e formaggio; adattiamo una costruzione a laboratori, dove oggi funziona la tipografia, che stampa il nostro giornalino «Risurrezione» in lingua croata, inglese, polacca... Oggi la fraternità «San Vincenzo de Paoli» conta più di ottanta ragazzi che sono in cammino per rinascere, amando e donando se stessi. Il castello, che ora ha una grande e splendida cappella nella quale Gesù ci raduna, è una casa piena di vita: il refettorio accogliente, il forno, la stalla, la tipografia che stampa in continuazione, il giardino che irradia luce e colori di vita, campi immensi e un grande orto; la falegnameria che lavora senza sosta per preparare tutto il materiale necessario per le altre case del nord della Croazia. Da poco abbiamo aperto i colloqui per i giovani della Bulgaria e Slovacchia, oltre che quelli per la Croazia. La vita “scoppia”, tanti ragazzi chiedono di entrare, e così sono in corso i lavori per realizzare un’altra casa-famiglia nei pressi del castello. Ogni anno, nel tempo di Natale, a Zagabria, rappresentiamo il «presepe vivente»; poi gli incontri per famiglie, ragazzi, amici, l’appuntamento di preghiera ogni primo sabato del mese a Zagabria... Insomma il bene fa bene e non solo a noi! Un grande grazie a tutti coloro che in questi anni ci sono stati vicino, ai sempre più numerosi amici, in particolare al Vescovo ausiliario di Zagabria Vlado Kosic, a tutte le suore della Carità, a Madre Agneta, che continua ad aiutarci dal cielo, a suor Miriam che è sempre disponibile per noi. Grazie Signore Gesù per tutti i ragazzi che con generosità hanno lasciato e lasciano una parte del loro cuore affinché la fraternità «San Vincenzo de Paoli» cresca, perché sia davvero un segno forte della tenerezza e dell’amore di Dio Padre per noi giovani, che abbiamo tanto bisogno di incontrarlo e seguirlo.
(dalla rivista Risurrezione - dicembre 2004)
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