Una presenza che cresce
Vi scriviamo dalla Fraternità São Francisco di Jaú con il desiderio di condividere con voi che realmente Dio è Padre, e che nella sua bontà e infinita misericordia non dimentica mai i suoi figli. In quest’ultimo anno abbiamo vissuto una vera esplosione di benedizioni che si sono materializzate in una sovrabbondanza di Provvidenza sia materiale che spirituale per la nostra casa. Dopo la Festa dei dieci anni celebrata l’anno scorso, abbiamo avuto un aumento incredibile di persone amiche che in vario modo ci aiutano. Qualche volta ci siamo interrogati sulla crescita della Provvidenza, e ci siamo detti che sicuramente è anche grazie all’intercessione di alcuni amici che amavano molto la nostra casa e che ora pregano per noi dal Cielo. Tra di loro vogliamo ricordare gli amici Anita e Antonio di Jaú e il signor João di São Paulo. La comunione dei Santi è vera e grande Provvidenza! Una costante difficoltà vissuta in questa casa sin dall’inizio è stata quella di non avere la disponibilità costante, settimanale, di un sacerdote per la Messa e per le Confessioni, tanto che un giorno abbiamo deciso di inserire stabilmente questa intenzione di preghiera nel secondo Mistero Glorioso. Come per miracolo, ora, abbiamo la presenza tutti i mesi di Dom Francisco, Vescovo emerito di Amparo, grande amico della nostra casa, che è diventato una benedizione per tutti noi. Una volta al mese viene al mattino presto, rispondendo alle nostre esigenze di dialogo e di Confessione, e dopo aver pranzato insieme a noi, nel tardo pomeriggio, celebra la Santa Messa sempre alla presenza di molti dei nostri amici. Ogni domenica abbiamo poi la Santa Messa in casa grazie alla disponibilità e all’amicizia di alcuni Padri di Dois Corregos, il paese qui vicino, e di Jaú. La Provvidenza spirituale, cibo che nutre l’anima, si arricchisce di un sapore davvero speciale quando dall’Argentina arrivano, per vivere qualche settimana con noi, i nostri carissimi amici padre Carlos e padre Diego. In quest’ultimo anno abbiamo iniziato un cammino di incontri mensili, l’ultimo sabato del mese, con le famiglie che hanno un figlio in Comunità. È un tentativo per coinvolgerle in una presenza più attiva, in una maggiore condivisione tra loro, cercando di orientare i loro passi verso un cammino di conversione cristiana. Siamo certi che con pazienza e perseveranza riusciremo un giorno a raccogliere buoni frutti da questi incontri. Anche l’incontro del primo sabato del mese con l’Adorazione e la Celebrazione Eucaristica, che termina con una semplice e italianissima pizza, sta richiamando sempre più persone, sempre più amici. È bello vedere come numerosi ragazzi usciti dalla Comunità partecipano a questi incontri. Siamo attualmente cinquantatré in casa, e molti ragazzi disperati chiedono di entrare. Per questo motivo abbiamo iniziato a pregare per l’apertura di una nuova casa nello Stato di São Paulo. La Provvidenza pare stia aprendo alcune possibilità attraverso gli amici: noi preghiamo e lasciamo tutto nelle mani di Dio e della Vergine Maria. Chiediamo per questo anche le vostre preghiere, perché si compia ciò che Dio vuole. L’orto è sempre più grande: abbiamo costruito con materiali riciclati e arrivati di Provvidenza una grande serra con irrigazione a goccia, piena, fino ad alcuni mesi fa, di pomodorini e di decine di tipi differenti di peperoncini, serra che ci permette ora la coltivazione di verdure anche di inverno. La raccolta del caffè è terminata ed è stata buona. Le migliaia di piante danno un bel lavoro, che ci educa alla cura e all’attenzione da avere anche nel campo della nostra stessa vita, se si vogliono raccogliere buoni frutti. Ci sono stati due mesi di siccità e le nostre mucche hanno sofferto molto per la mancanza di pascolo. Abbiamo per questo motivo deciso di piantare un ettaro di canna da zucchero per evitare il ripetersi dello stesso problema l’anno prossimo. Abbiamo affidato nella preghiera alla Provvidenza questo progetto, e dopo pochi giorni un signore di Dois Corregos è venuto a Messa da noi e si è proposto di fare questo servizio. Dio è davvero grande e sempre ci sorprende. A proposito di questo, alcuni giorni fa sono venuti a donarci una nuova automobile di cui avevamo un grande bisogno. Una “pick-up” Ford Courier semi nuova. Anche questo dono è stato frutto della preghiera: era infatti più di un anno che stavamo pregando per una macchina nuova, utile per i tanti lavori della casa. La falegnameria e l’officina stanno lavorando a pieno ritmo per i molti lavori sempre necessari per la casa, per restaurare e vendere vecchie scrivanie e vecchi mobili, per produrre diversi oggetti di artigianato. Stiamo poi costruendo un grande magazzino utile per la riserva del legname per la falegnameria, per il deposito del ferro e principalmente per immagazzinare il caffè. Siamo quasi arrivati al tetto e, se Dio vuole, riusciremo a finirlo prim della stagione delle piogge. La Festa della casa ha riunito più di trecento persone tra amici e familiari. È stata semplice e bella, con momenti profondi di preghiera. La Santa Messa è stata celebrata dal Vescovo Dom Francisco Zugliani e la giornata è terminata poi con il Recital “Non abbiate paura!” che ha avuto un buon successo, richiamando molte persone. Siamo certi che ha lasciato una luce di speranza nel cuore di molti che ancora non conoscevano la Comunità. Ora, dopo il Recital, tutto sta tornando alla normalità e ci stiamo preparando ad accogliere tanti nuovi ragazzi che stanno partecipando ai colloqui. Signore grazie per la vita semplice di ogni giorno che ci ricostruisce nel bene, e grazie per ogni volta che rendi le nostre vite testimoni del tuo amore e della luce della tua risurrezione.
Ringrazio sempre Dio perché mi ha dato nuovamente la vita e lo ringrazio per avermi fatto incontrare la Comunità che mi insegna, giorno per giorno, a viverla nel bene. Tutto quello che il male mi ha tolto, Dio me lo sta ridonando in abbondanza: l’amicizia, una famiglia e la dignità di essere un uomo giusto. Tutto questo lo sto ritrovando grazie alla preghiera costante di ogni giorno, nella contemplazione di Gesù Cristo, il Risorto. Ringrazio la casa di Jaú perché mi ha insegnato a vivere concretamente le piccole cose e ad essere felice affidandomi interamente alla Provvidenza di Dio. Oggi sono molto felice per i buoni desideri che stanno nascendo nel mio cuore, primo fra tutti quello di voler continuare nel cammino comunitario senza più guardare indietro, fidandomi di Dio Padre, il mio Pastore, che mi guiderà in un futuro di bene.
Ivan
Ho trentasei anni e da circa tre vivo in Comunità. Avevo gravi problemi di droga ed ero disperato, ma Gesù attraverso persone amiche mi ha fatto conoscere il Cenacolo. Ho subito avuto fede nella Comunità e in questi anni ho costruito nella fede un’amicizia vera con Gesù Cristo. Oggi sto bene con me stesso perché ho scelto la preghiera per tutta la mia vita. Nel cammino sono nati buoni desideri nel mio cuore e ho ritrovato quella speranza che un giorno avevo perduto. Sono felice di stare in Comunità, ma mi sto preparando a vivere di nuovo con la mia sposa e i miei due figli: andrò a mettere in pratica con la mia famiglia tutto quello che qui ho imparato.
Eduardo
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