ItalianoHrvatskiEnglishFrançaisDeutchEspañolPortuguesePo PolskuSlovakia     

 

Intervista a Padre Andrea Gasparino

Nell'occasione del XXV° anno di nascita del Cenacolo, abbiamo pensato di intervistare alcuni amici che sono stati particolarmente significativi in questo nostro cammino. Cominciamo con Padre Andrea Gasparino, fondatore del “Movimento Contemplativo Missionario Padre de Foucauld” di Cuneo.

Padre, come è nata l’amicizia tra lei e suor Elvira, e quindi tra le rispettive comunità che Dio ha generato attraverso il vostro “sì”?

Con suor Elvira non siamo partiti da una vera e profonda amicizia, ma da una grande ammirazione reciproca. Mi è sembrato fin dall’inizio che suor Elvira aveva iniziato nel modo giusto, abbattendo tutti gli steccati di ogni mediocrità.

Lei ci ha voluto sempre molto bene, ci ha sostenuti e illuminati in momenti particolari del nostro cammino. Come mai tutto questo suo bene al Cenacolo?
In suor Elvira ho visto fin dall’inizio che la nostra vita doveva essere pronta a tutte le carità ed era vivere in pienezza la vita di fede. Ricordo bene come era la vostra casa di San Lorenzo a Saluzzo: era un tugurio coperto di cespugli e voi l’avete fatta diventare una reggia ed un giardino. Con voi è passato a Saluzzo la potenza dello Spirito Santo.
La nostra amicizia non venne mai meno, ma negli anni aumentò sempre di più. Era così genuina che non mi impediva di dire qualunque cosa a suor Elvira, anche cose che facevano soffrire non poco.

Ci sono dei ricordi particolari che porta in cuore ripensando al nostro cammino?
Credo che c’è una data nella storia della nostra amicizia col Cenacolo che fu l’inizio di una svolta decisiva. Suor Elvira venne a consultarmi col primo gruppo di collaboratori.
Ricordo che in quella stanza eravamo cinque persone, il Signore ci aveva radunati per dare una svolta decisiva al Cenacolo. Io dissi alcune parole che segnarono una svolta decisiva per tutto il Cenacolo. Per suor Elvira il distacco dalla sua comunità religiosa fu molto molto sofferto.
Ricordo che dissi: “È necessario il taglio cesareo; se no il Cenacolo non parte”. È da quella data che il Cenacolo iniziò il suo cammino, per la strada che Dio gli aveva preparato.
Noi avevamo il nostro tracciato nel campo dei poveri e della carità: erano i poveri del Terzo Mondo. Suor Elvira invece aveva davanti a sé una missione tutta nuova che la prese totalmente e la travolse.

Ci ricorda spesso che le nostre comunità sono sorelle. In questi anni ha incontrato moltissimi dei nostri giovani partecipare al vostro corso di Preghiera. Come vede questa amicizia fraterna che lega le nostre realtà?
La nostra amicizia crebbe sempre e si fondò sempre di più nella preghiera. Quando poi iniziarono i nostri corsi delle Comunità di Base i migliori ragazzi del Cenacolo passarono tutti da noi. Fu come una trasfusione di vita spirituale nuova.

I venticinque anni del Cenacolo desiderano essere un ringraziamento speciale all’Amore di Dio per tanti miracoli operati in questi anni. Ci dia una luce che ritiene importante per il futuro.
Cosa vorrà il Signore di più? Ce lo dirà e noi gli andremo dietro con totale disponibilità.
Che il Signore ci benedica e ci renda sempre più docili allo Spirito Santo che è l’anima della nostre due Comunità.

Padre, da parte di suor Elvira e di noi tutti un GRAZIE infinito a lei e alla sua Comunità per tutto l’amore che riversate su di noi.

Stampa questa paginaStampa questa pagina