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Figliol Prodigo

Si sono conclusi da poco gli appuntamenti con il recital “Figliol Prodigo” in varie zone di Italia. Attraverso la rappresentazione di questa parabola abbiamo potuto testimoniare la nostra storia da figli, che un tempo persi  abbiamo potuto ritrovare l’abbraccio e la Misericordia di Dio Padre. Ringraziamo la Provvidenza che ci ha permesso di realizzare questi appuntamenti e ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto, ospitato e accolto!

 

TESTIMONIANZE

La prima parola che mi risuona nel cuore è "ringraziare". Dal momento che i primi ragazzi sono arrivati a Cadoneghe (PD), fino al momento della partenza degli ultimi dal piazzale della chiesa è stato un continuo ringraziare. I ragazzi ringraziavano noi per l'ospitalità , noi ringraziavamo loro per la presenza. Loro ci ringraziavano per la Provvidenza che donavamo, noi ringraziavamo la Provvidenza per averceli mandati. Loro ci ringraziavano per aver potuto testimoniare, noi perché le loro parole ci scaldavano il cuore. La seconda parola è : sorpresa. Frequento da circa un anno la Comunità e sapevo che effetto fa incontrare i volti sorridenti e gli occhi splendenti dei ragazzi e delle ragazze e non vedevo l'ora che li incontrassero anche i miei amici e i miei familiari. Per loro è stata veramente una grande sorpresa. Chiunque li abbia ospitati, accompagnati o anche solo ascoltati ha scoperto un nuovo mondo. Mio padre e mia madre, ottantenni, hanno ospitato per una notte quattro ragazzi e sono potuti stare assieme a loro solo mezz'ora durante la colazione del mattino. Ma al momento dei saluti mio padre si è commosso e poi raccontava che a casa sua era passato Gesù. Mia sorella, che ha ospitato due ragazzi per due notti e assieme ai figli adolescenti ha potuto parlare a lungo con loro, ha detto, raggiante come non la vedevo da qualche tempo, di aver avuto in casa due angeli. Un'altra sorpresa è stata quella di essere avvicinato da persone che, vedendo in me un tramite con il mondo della Comunità, mi raccontavano della loro vita e di problemi simili a quelli delle testimonianze ascoltate. Sorpresa è stata anche vedere quanta gente ha partecipato alle riunioni e allo spettacolo. Sorpresa è stata vedere quello che arrivava dalla Provvidenza. La terza parola è: Spirito Santo. L'immagine che mi vedo davanti è quella di furgoni che arrivano e scaricano ragazzi e materiali per la scena ma anche una grande “ventata” di Spirito Santo. E quando ripartono ce la lasciano qui! Solo così riesco a spiegarmi la gioia mia e dei miei amici nel vivere queste giornate, anche se c'era da lavorare, da dormire poco, da trascurare il proprio lavoro. E anche la voglia di raccontare agli altri le proprie esperienze. E i racconti sono sempre accompagnati da sorrisi incredibili da persone che sembrano trasformate.
L'ultima parola è responsabilità. Dopo un dialogo con un ragazzo della Comunità, che è rimasto colpito dall'ambiente familiare e di lavoro in cui mi trovo, ho compreso la responsabilità che abbiamo nei confronti dei nostri giovani che ci guardano e pensano al loro futuro in base a quello che mostriamo loro. È stata una grande esperienza e, tornando alla prima parola, grazie.
Un papà della Comunità

 

Con immensa gioia, tutta la Parrocchia di S. Pietro di Strà (VE) uniti a Don Vittorino, vi ringrazia per i giorni trascorsi insieme. L’esperienza vissuta ha lasciato nei nostri cuori un’impronta profonda di stupore che si è trasformato in apertura alla vita e al servizio.  Dopo tutto quello che ci è stato donato attraverso le testimonianze, la preghiera, il Recital, sembrava che la nostra vita fosse diventata una corsa per servire e donare di più. Grazie per aver accolto il desiderio di esserci tra le famiglie della parrocchia rafforzando, anche in chi già vi conosceva, lo Spirito della Comunità che ci insegna ad affidarci alla Provvidenza  confermando che quando ti affidi a LUI, tutto è "sorprendente”. Grazie a Dio Padre per questo grande dono. Don Vittorino, nel salutare e ringraziare la Comunità alla fine della Santa Messa ha detto: “Questo è un evento storico; ringrazio quanti si sono messi a servizio per realizzare al meglio questo evento; è nostra intenzione approfondire i molteplici messaggi ricevuti, cercando di programmare per il futuro altri incontri con la Comunità Cenacolo. GRAZIE!”.  Grazie dall’intimo per averci confermati amici e parte di questa famiglia!
mamma Antonella

 

Non è facile dire in poche parole come ho vissuto il Recital del Figlio Prodigo. Posso dire che l’ho vissuto con tanto entusiasmo ma anche con trepidazione, però ho sempre avuto fiducia credendo fortemente nella Provvidenza. Mi sono buttato a capofitto senza pensare a come sarebbe andata, ero certo nel mio cuore che tutto sarebbe andato bene, come Dio voleva, sapendo che LUI opera solo cose fatte bene! Ci siamo fidati e affidati a Lui come ci insegna la Comunità, sperimentando veramente la Provvidenza e incontrando tanti cuori generosi e aperti al bene. Ringraziamo il nostro parroco Don Vittorino e le numerose persone che si sono messe a servizio con tanto amore. GRAZIE! Uniti nella preghiera.
papà Renato


Mi sento proprio di ringraziare Dio per aver partecipato al recital “Figlio prodigo”, soprattutto perché ho condiviso questo dono con mia moglie Laura. Sono stati momenti di amicizia, di verità, di testimonianza, di incontro e di preghiera; tutto questo vissuto nella profondità e nella gioia ci ha unito tanto di più nel cammino della fede.
Davide

 

Durante il Recital mi ha colpito il clima di amicizia e di preghiera che c’era tra noi. Questo mi ha aiutata a viverlo nella pace e a guarire alcune parti della mia storia che non riuscivo ad accettare né a perdonare.
Attraverso l’aiuto di molti genitori che ci hanno sostenuto e  abbracciato e attraverso i loro gesti di servizio ho sentito l’abbraccio, l’amore e il perdono di un Dio che è Padre.
Laura

 

Oggi mi rendo conto di quale dono ho ricevuto nel rappresentare la parabola del Figliol Prodigo e di quante guarigioni ho potuto vivere. Ricordo che la prima volta che sono salito sul palco era davvero un superamento perché dovevo affrontare le mie paure, le insicurezze e confrontarmi con me stesso. Con il tempo però e con tanta preghiera davanti all’Eucarestia questi disagi sono passati ed ho cominciato a vivere bene quell’ impegno facendolo diventare una preghiera concreta.
La parabola del figliol Prodigo rispecchia in tanti momenti la mia storia. Anch’io come il fratello più giovane ho lasciato i valori importanti della vita e sono andato per la mia strada perdendomi nelle distrazioni del mondo. Un giorno però in cui non mi sentivo più degno di vivere ho gridato aiuto. Ritornare al Padre per me è stato l’incontro con la comunità che mi ha riportato a Dio e a tutti i valori puliti che avevo perso da tanto tempo. Oggi so di essere sulla strada giusta, anche se a volte inciampo nei miei egoismi e mi rivedo nel fratello maggiore che ha tutto ma non sa amare, però c’è sempre il Padre che sa amarci e perdonarci e questo è quello di cui abbiamo bisogno. Ringrazio tutte le persone che in questi anni sono stati esempio e che ancora camminano insieme a me.
Simone

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