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SPE SALVI, di Benedetto XVI

LETTERA ENCICLICA SPE SALVI
DEL SOMMO PONTEFICE BENEDETTO XVI
AI VESCOVI AI PRESBITERI E AI DIACONI
ALLE PERSONE CONSACRATE E A TUTTI I FEDELI LAICI
SULLA SPERANZA CRISTIANA

Introduzione

1. « SPE SALVI facti sumus » – nella speranza siamo stati salvati, dice san Paolo ai Romani e anche a noi (Rm 8,24). La « redenzione », la salvezza, secondo la fede cristiana, non è un semplice dato di fatto. La redenzione ci è offerta nel senso che ci è stata donata la speranza, una speranza affidabile, in virtù della quale noi possiamo affrontare il nostro presente: il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino. Ora, si impone immediatamente la domanda: ma di che genere è mai questa speranza per poter giustificare l'affermazione secondo cui a partire da essa, e semplicemente perché essa c'è, noi siamo redenti? E di quale tipo di certezza si tratta?

© Copyright 2007 - Libreria Editrice Vaticana


Queste le prime parole dell'Enciclica SPE SALVI, che Papa Benedetto XVI ha dato alla Chiesa nella Festa di Sant'Andrea Apostolo.

Unendoci alla gratitudine di tutti i fedeli del mondo, ci mettiamo in ascolto del Magistero Petrino perché sia una stella chiara e luminosa per il cammino della Chiesa e per la salvezza del mondo.

Si può trovare il testo integrale dell'Enciclica nel Sito del Vaticano

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