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Venerdì

Padre Francesco Peyron - Catechesi  |  don Ivan Filipović - Omelia  | 

Venerdì 14 luglio 2006

                                         Madre Elvira: intervento del mattino

Eccoci ancora una volta a sorridere alla vita. C’è qualcuno che però non ha ancora sorriso. Diamo questa gioia alla nostra vita e facciamo un bel sorriso. Anche quelli che hanno il cuore ferito. Sorridere alla nostra vita! Abbiamo detto che la Festa della Vita non è una festa generale, ma è la tua vita. Prendi in mano la tua vita e accorgiti che è un dono prezioso, importante.
La nostra vita dobbiamo viverla con pienezza dentro di noi. C’è qualcosa di grande in noi che noi non possiamo immaginare.
Cominciamo col ringraziare e col non essere arrabbiati con la nostra vita. Per esempio il rancore, l’ansia e le paure, non fanno bene alla nostra vita. Impariamo a fare delle analisi molto semplici, come facciamo con i ragazzi e le ragazze, a riconoscere dai frutti che albero siamo. Una ragazza è venuta a dirmi che è tanto agitata; le ho chiesto: “Cosa pensavi un’ora fa? Cosa hai visto? Cosa ti ha turbato per cambiare così umore”. Qualche volta siamo come il tempo, perché siamo immersi nella natura, noi siamo natura fragile. Non dobbiamo stupirci se qualche volta cambiamo umore. Non colpevolizziamo subito noi stessi o qualcun altro. Non c’è da colpevolizzare nessuno: è il tuo momento di fragilità da accogliere e da superare. Però dobbiamo riflettere perché questo ci mette in condizione di conoscerci e di accettarci, per poi finalmente amarci così come siamo.
Dobbiamo essere sempre protesi a una vita di libertà, perché la vera libertà deriva dalla verità.
Questo è il nostro obbiettivo: scoprire che è nella verità che senti e vivi la libertà. E’ quello che noi insegniamo ai ragazzi che si sono sempre nascosti, hanno sempre mentito. Le bugie le dicevano prima di drogarsi, e voi genitori non vi siete mai accorti perché eravate come loro. Parlavate tanto liberamente, anche al telefono, oppure facevate dei commenti verso altre persone… poi quella persona ti arriva in casa e tu gli sorridi, la abbracci. ma se l’hai appena criticata! E i tuoi figli hanno sentito tutto, e ti giudicano. Queste cose sviano, disturbano la mente e il cuore dei giovani che sono molto più sensibili di noi, molto più attenti alla parte interiore, alla verità. Poi si adeguano a tutto questo e iniziano anche loro a mentire ai loro genitori. Adesso vi sto dicendo queste cose, cari ragazzi, e ve le sto dicendo davanti ai vostri genitori perché anche voi domani sarete genitori, e quello che avete sofferto quando eravate piccoli, non dovete ripeterlo per farlo soffrire di nuovo ai vostri bambini…
I vostri figli devono vedere voi genitori diversi da come vi hanno lasciati. Noi non vogliamo i soldi perché i vostri figli non hanno bisogno dei vostri soldi, ma della vostra vita trasparente, leale, pulita, buona. Allora tornando a casa capiscono che la Comunità non li ha ingannati. L’ultima fiducia dei vostri figli è nei vostri confronti, in voi genitori, e non nei nostri.
La Comunità dice a voi genitori di pregare, di riprendere in mano il Rosario, di leggere la Bibbia, di avvicinarvi ai sacramenti… Tutto questo prima non l’abbiamo mai fatto, e allora i nostri giovani non hanno più creduto in noi. Noi abbiamo pensato a mantenere bene il corpo: mangiamo tre volte al giorno, ma come mai abbiamo paura di pregare almeno una volta al giorno? E’ un’ingiustizia che fai alla tua vita.
Io ringrazio lo Spirito Santo quando mi ha suggerito di dire di no ai soldi delle istituzioni governative, proprio  perché la vita vale di più di tutti i miliardi che ci sono.
Cari genitori dovete impegnarvi a fare quello che vi diciamo, non basta solo andare al gruppo, ma dovete ubbidire alla Madonna che ci chiede la preghiera, come abbiamo fatto noi.
Poi impareremo a non parlare solo ai nostri giovani, ma a vivere quello che diciamo loro di fare. Prima viviamo noi, e loro imparano a vivere guardando noi. E se avete delle ferite grandi che non vi permettono di accogliere quello che la Comunità in questi giorni vive, per favore andate a confessarvi, perché abbiamo bisogno di liberarci la coscienza. E’ dentro di noi che si sviluppa tutta la storia della vita, non l’apparenza, l’immagine, il trucco. Queste cose hanno ingannato tutti, e c’è qualcuno che continua a lasciarsi ingannare.
C’è qualcuno che ha il cuore ferito e triste e magari si sente qui forzato perché la moglie lo ha portato a tutti i costi. Questo papà sappia che è qui, come ognuno di noi, perché è stato invitato dalla Madonna che è qui in mezzo a noi, e che vuole guarire in questi giorni il nostro cuore.

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